In memoria di Federico Caffè e Bruno Amoroso
L’ultimo Caffè di Roberto Da Rin Trent’anni dopo, in Danimarca. Sono qui le ultime tessere che ricompongono il mosaico della scomparsa di Federico Caffè. Esce di casa, in via Cadlolo, a Roma, all’alba del 15 aprile 1987. Lascia sul comodino occhiali e orologio. Di lui non si saprà più niente. Un rapimento, un suicidio, un…
L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli: un tentativo di riorganizzazione della cultura
Per omaggiare la memoria e l’opera di Gerardo Marotta riproponiamo un testo di Nicola Capone apparso sulla rivista «Il Ponte» nel novembre 2012 (Anno LXVIII, 11) Nel secondo Novecento, dopo una lunga interruzione provocata da due micidiali guerre mondiali, riprese vita a Napoli la secolare tradizione delle libere Accademie con la fondazione, a distanza di…
Articolo 18, Giovanni Maria Flick (membro della Consulta nel 2003): “Nella Corte ha prevalso la valutazione politica e istituzionale su quella giuridica”
intervista a Giovanni Maria Flick Stessa domanda, ma valutazioni e contesti diversi. La decisione di dichiarare inammissibile il quesito referendario che reintroduceva l’articolo 18 abolito dal Jobs Act, architrave del riformismo renziano, ha spaccato la Corte Costituzionale. Otto giudici su tredici hanno sposato la linea di Giuliano Amato che sosteneva come il quesito fosse “manipolativo”…
Referendum, il ceffone del popolo sovrano
di Massimo Villone Quelli che la riforma è il meglio per il paese. Quelli che fa schifo ma bisogna votare Sì. Quelli delle «necessarie» riforme. Quelli che è tempo di cambiare. Quelli che aspettiamo la riforma da anni, e anzi la volevano già i costituenti. Quelli che è finalmente la volta buona. Quelli che non…
Eliminare l’elettore, questa è la riforma
di Salvatore Settis Il combinato disposto fra nuova legge elettorale (Italicum) e riforma costituzionale mostra la chiara intenzione di far leva sull’astensionismo per controllare i risultati elettorali, restringendo de facto la possibilità dei cittadini di influire sulla politica. La nuova legge [che è già in vigore – n.d.r] incorre nelle stesse due ragioni di…
La “deforma” al servizio della finanza
Nel ribadire le ragioni del nostro appello del marzo 2016 (quando ancora la consultazione referendaria era prevista per ottobre), dal quale emerge il sostrato che lega la “deforma” ai diktat della finanza internazionale e delle politiche di austerità di marca neoliberista, pubblichiamo questo nuovo intervento di Guglielmo Forges Davanzati “La Costituzione al servizio della finanza”, apparso…
La “deforma” cambia 47 articoli ma non tocca il pareggio di bilancio
E dunque quali possibilità di attuare la prima parte della Costituzione che sancisce i diritti fondamentali? Molto scarse, diversamente da come invece vorrebbero far credere le numerose repliche alle critiche alla proposta di “deforma”, che si stanno succedendo in questi giorni. Lo avevamo sottolineato a chiare lettere nel nostro appello del marzo scorso (quando ancora…
Tomaso Montanari – le ragioni di un NO
di Tomaso Montanari Gli italiani sono chiamati a votare su una riforma costituzionale approvata a colpi di maggioranza politica, sotto l’abusiva pressione dell’Esecutivo, in un Parlamento rimasto in carica solo per il principio di continuità dello Stato dopo che una sentenza della Corte costituzionale ha dichiarato «rotto» il rapporto che lega il corpo elettorale e…
La finanza internazionale e la controriforma costituzionale
di Guglielmo Forges Davanzati “I problemi economici dell’Europa sono dovuti al fatto che i sistemi politici della periferia meridionale sono stati instaurati in seguito alle cadute delle dittature, e sono rimaste segnate da quell’esperienza. Le Costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste … I sistemi politici del Sud presentano le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli…