Questo scriveva Noam Chomsky nel 1998, in occasione dello sventato pericolo conseguente alla mancata approvazione in sede OCSE del MAI, (Multilateral Agreement On Investment), – per merito di organizzazioni non governative australiane e canadesi – riproposto ora in gran segreto, a distanza 16 anni, sotto la denominazione di TTIP (Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti), che ancora una volta i media prezzolati, italiani ed occidentali, colpevolmente ignorano:
” Stiamo assistendo a sviluppi decisamente importanti. Naturalmente le potenze dell’OCSE e i loro “referenti interni” non sono disposti ad accettare la sconfitta: metteranno in campo relazioni pubbliche più efficienti per spiegare alla gente, alle “orde”, che è meglio che si occupino dei loro progetti privati, lasciando che gli affari del mondo vengano gestiti in gran segreto; e dal canto loro cercheranno di introdurre il MAI nei paesi dell’OCSE o in qualche altra organizzazione di stati. Trattative già in corso stanno cercando di cambiare la carta del FMI per introdurre alcune clausole del MAI come condizioni per la concessione di crediti, facendo così valere per i deboli, ossia per gli altri, le regole di quell’accordo mancato. Le grandi potenze, dal canto loro, seguiranno regole proprie (…). Potere e privilegio naturalmente non si arrenderanno, ma le vittorie popolari sono nondimeno incoraggianti (…)
E’ vero, si tratta di vittorie solo difensive (..). Da un lato ci sono le democrazie industriali e i loro “referenti interni” . Dall’altro le “orde di ficcanaso”, gli “interessi speciali” e le “frange di estremisti” che chiedono trasparenza e giustificazione pubblica delle scelte, e manifestano la propria contrarietà ogni volta che i parlamenti approvano a occhi chiusi patti segreti tra pubblico e privato. Nel nostro caso tali orde erano impegnate a fronteggiare la più importante concentrazione di potere che si sia mai profilata nella storia: quella comprendente i governi di stati ricchi e potenti, le istituzioni finanziarie internazionali e l’aggregazione di interessi finanziari e industriali , stampa compresa. Tutto ciò minaccia ulteriormente la democrazia e trasferisce un potere ancora maggiore nelle mani di tirannie private in via di rapida formazione, decise ad amministrare, con l’ausilio degli stati più forti, in proprio i mercati e a costituire una sorta di senato virtuale” (Noam Chomsky, Profit Over People, 1998, trad.it” Sulla Nostra Pelle”, Marco Tropea editore, 1999, pp.194 ss).
Troppo facilmente profetico Noam Chomsky, verrebbe da dire. Quattordici anni dopo, nel 2012, il governo italiano, su “sollecitazione” della BCE e della Troika approvava il Fiscal Compact, il MES ed inseriva il pareggio di bilancio in Costituzione. Insomma, se non la fine certamente la più grande compressione della democrazia in occidente dalla caduta dei regimi fascisti nel 1945.